I bambini che studiano francese da 4 anni non sono ancora in grado di ‘formare una frase’. Questa è l’accusa dei genitori di Wilderswill alla direzione dell’educazione e agli autori del nuovo metodo d’insegnamento. I loro bambini sperimentano la prima fase della riforma delle lingue straniere. Secondo i genitori si tratta di un metodo ‘lontano dalla realtà’, che prevede troppa poca grammatica e troppo poco vocabolario di base. Giuseppe Manno cerca di rispondere a queste accuse in una lettera al Berner Zeitung. Egli, con la sua esperienza come autore di metodi di insegnamento, può dire che all’inizio ogni riforma nell’ambito della didattica delle lingue riscuote solo criteri negativi. Nel suo commento l’esperto da valore agli sforzi dei nuovi metodi per sviluppare competenze comunicative e strategie d’apprendimento nei bambini. Egli avverte anche che conclusioni affrettate sui nuovi metodi d’insegnamento non sono proficue. Bisognerebbe inoltre tenere in considerazione la preoccupazione dei genitori e di alcuni insegnanti e accompagnarli nell’ applicazione della riforma.
Leggere l’articolo originale, la lettera di Giuseppe Manno e altre informazioni sulla pagina tedesca di Language Experts
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